BRESCIA: FINANZIAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI FIERISTICHE IN ITALIA – MISURA A

Il Bando intende promuovere la partecipazione delle imprese a manifestazioni con qualifica nazionale o internazionale ed incontri d’affari organizzati e programmati (“matching”, workshop, ecc.) aventi valenza nazionale e/o internazionale, che si svolgono in Italia, esclusa Regione Lombardia.
La Regione Lombardia verrà introdotta nella misura B di questo bando a cui invitiamo la lettura nella pagina dedicata.

I BENEFICIARI

Possono beneficiare dei contributi del Bando per le manifestazioni fieristiche in Italia le micro, piccole e medie imprese bresciane, loro consorzi e cooperative, appartenenti ai settori:

• dell’industria con meno di 250 dipendenti;

• dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi con non più di 40 dipendenti, comprendenti gli agenti, i rappresentanti e gli agenti d’affari di mediazione;

• dell’artigianato, in possesso della relativa qualifica.

Le imprese devono avere sede legale e/o unità locale operativa all’interno della provincia di Brescia.

SPESE AMMISSIBILI

Gli investimenti finanziabili con questa misura riguardano i costi per l’affitto dello spazio espositivo, le quote di iscrizione, l’allestimento dello stand e i relativi allacciamenti per la partecipazione, in qualità di espositori:

  • a fiere e mostre con qualifica nazionale o internazionale ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale;
  • a fiere e mostre organizzate e/o promosse dagli organismi partecipati dall’Ente camerale bresciano;
  • agli incontri di affari (“matching”, workshop, ecc.) aventi valenza nazionale o internazionale,

che si sono svolte dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

L’AGEVOLAZIONE

Il bando per le manifestazioni fieristiche in Italia ha un fondo di 250.000,00 euro.

Il contributo è concedibile nella misura del 50% del costo sostenuto (al netto di I.V.A.) nel periodo 01/01/2023-31/12/2023.

Il contributo massimo previsto per ogni impresa è di € 3.500, e la spesa minima ammissibile è di € 1.000 (al netto di I.V.A.).

Il Bando aprirà il 15/01/2024 e le domande potranno essere presentate fino al 18/01/2024.

Scrivi a info@creditcast.it o prenota la tua video call dal sito www.creditcast.it e ricorda che ” Chi prima (e meglio) presenta le domande più alte ha le possibilità di ottenere contributi.

PIEMONTE: RIAPERTURA SPORTELLO PER IL FONDO UNICO PER IL COMMERCIO

È stata stabilita la data del 25 ottobre 2023 per la riapertura dello sportello del Fondo Unico per il Commercio (dedicata alle micro, piccole e medie imprese) di Regione Piemonte, che mette a disposizione un fondo a sostegno dei progetti di investimento che variano da un minimo di 25.000 euro per le micro e piccole e fino a 250.000 per le medie, a copertura del 100% dei costi ammissibili e con un intervento regionale fino al 70% a tasso zero sul finanziamento concesso, in collaborazione con il sistema degli intermediari cofinanziatori.

La misura del Fondo Unico per il Commercio è dedicata alle aziende commerciali (comprese quelle dei settori della ristorazione e quelle ricettive) e permette di finanziare progetti di sviluppo di varia natura, tra cui il rinnovo di macchinari e impianti di servizio, attrezzature hardware e software, arredi, opere edili, acquisto o costruzione di immobili, avviamento commerciale, scorte, certificazioni e servizi, ma anche l’acquisito di automezzi per il trasporto di cose e alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi.

I BENEFICIARI

Possono presentare domanda di contributo le MPMI, attive, in qualunque forma ad eccezione delle cooperative, che al momento della presentazione della domanda siano:

  • iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio ed aventi almeno un’unità locale operativa in Piemonte. Nel caso in cui il progetto riguardi la realizzazione dell’unità operativa piemontese, la stessa dovrà risultare attiva alla conclusione del progetto.
  • operanti nei settori di attività appartenenti alle sezioni:
    G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (divisioni da 45 a 47) ad eccezione delle imprese aventi codice prevalente 45.2 (manutenzione e riparazione di autoveicoli).
    I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (Divisioni da 55 a 56)
    R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (Divisioni da 90 a 93), solamente per le imprese aventi ATECO prevalente 93.29.1 e 93.29.10 (Discoteche, sale da ballo, night-club e simili)
  • non in stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato fallimentare od altre procedure concorsuali, salvo il caso di concordato preventivo con continuità aziendale o di altre procedure concorsuali che prevedano tale continuità;
  • non risultante, destinataria di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, oppure l’impresa deve aver provveduto al rimborso all’autorità competente o al deposito di tale aiuto in un conto bloccato

 

SPESE AMMISSIBILI

Per tale misura sono ammissibili le spese coerenti e funzionali rispetto alle caratteristiche, alle esigenze e all’attività dell’impresa proponente, rientranti nelle seguenti categorie:

Spese principali:

  • Macchinari, impianti di servizio ai macchinari, attrezzature;
  • Hardware e Software;
  • Mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni strumentali al progetto di investimento;
  • Automezzi per il trasporto di cose alimentati da combustibili tradizionali o alternativi;
  • Opere edili di ristrutturazione;
  • Brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
  • Sistemi e certificazioni aziendali che riguardino la qualità, l’ambiente o la sicurezza;
  • Certificazioni di prodotto non obbligatorie.

Spese con limitazione:

  • Acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività di impresa, per un importo non superiore al totale delle “spese principali”;
  • Avviamento d’azienda per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
  • Scorte per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
  • Spese per servizi per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali”;
  • Spese generali per un importo non superiore al 5% del totale delle “spese principali”;

 

L’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo minimo pari a 25.000 euro per le micro e piccole imprese e pari a 250.000 euro per le medie imprese.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente all’invio della domanda.

Rispetto a quanto sopra fanno eccezione le start-up per le quali sono ammissibili le spese sostenute fino a 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda. Anche in questo caso, la percentuale di progetto già realizzato alla data di presentazione della domanda non può essere superiore al 30% del progetto complessivo.

Finanziamento agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche:

  • 70% fondi regionali, a tasso zero;
  • 30% fondi degli intermediari co-finanziatori a tasso di mercato convenzionato.

Le quota massima di intervento regionale è la seguente:

  • 500.000 euro per le micro imprese;
  • 1.000.000 euro per le piccole imprese;
  • 1.500.000 euro per le medie imprese.

Ai progetti di investimento già finanziati, per le sole MPMI, è riconosciuta un’ulteriore sovvenzione a fondo perduto pari a:

  • 10% della quota pubblica di finanziamento per le micro imprese.
  • 8% della quota pubblica di finanziamento per le piccole imprese.
  • 4% della quota pubblica di finanziamento per le medie imprese.

 

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PIEMONTE: VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI

Il Bando intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), la digitalizzazione nelle imprese piemontesi, tenuto conto delle peculiarità e caratteristiche settoriali e dimensionali del tessuto produttivo regionale, anche tramite il sostegno per l’adozione di pratiche e tecnologie digitali avanzate.

Nello specifico, la misura voucher digitalizzazione ha l’obiettivo di:

– stimolare la domanda da parte delle imprese piemontesi di prodotti e servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0;

– sviluppare la capacità di collaborazione tra MPMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented.

I BENEFICIARI E GLI INTERVENTI AMMISSIBILI

Potranno essere ammessi al voucher digitalizzazione i soggetti che, alla data di presentazione della domanda e alla data di liquidazione del contributo, presentino i seguenti requisiti:

a) siano Micro o Piccole o Medie imprese ovvero imprese di qualsiasi entità che eserciti un’attività economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica.

b) abbiano sede legale e/o unità locale operativa ove verranno realizzati gli interventi site in Piemonte e che risultino attive e produttive;

c) settori Ateco ammissibili;

d) non abbiano forniture in essere con Unioncamere Piemonte.

e) siano in regola con il pagamento del diritto annuale negli ultimi tre anni, per i soggetti obbligati all’iscrizione del Registro Imprese.

f) abbiano compilato correttamente il modello gratuito di self-assessment SELFI4.0 (circa 15-20 minuti per la compilazione) della mappatura delle competenze digitali all’indirizzo: https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/paginainterna/gli-strumenti-assessment-imprese

I soggetti ammissibili possono presentare istanze di contributo sia in forma singola, sia in forma collaborativa su base progettuale con altre imprese e con il supporto di soggetti aggregatori tra quelli ammessi dal bando. Nel caso di progetti che vedono il coinvolgimento di soggetti aggregatori, la percentuale di finanziamento sarà aumentata del 5%.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa, purché funzionali al progetto di digitalizzazione:

a) beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali principalmente e primariamente all’introduzione delle tecnologie abilitanti di cui all’Elenco 1 ed eventualmente all’Elenco 2 come di seguito riportati.

b) servizi di consulenza, funzionali principalmente e primariamente all’introduzione delle tecnologie abilitanti di cui all’Elenco 1 ed eventualmente all’Elenco 2 come di seguito riportati.

c) servizi di formazione, funzionali principalmente e primariamente all’introduzione delle tecnologie abilitanti di cui all’Elenco 1 ed eventualmente all’Elenco 2 come di seguito riportati.

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2.

Elenco 1

Utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi:

a) robotica avanzata e collaborativa;

b) interfaccia uomo-macchina;

c) manifattura additiva e stampa 3D;

d) prototipazione rapida;

e) internet delle cose e delle macchine;

f) cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing;

g) soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc);

h) big data e analytics;

i) intelligenza artificiale;

j) blockchain;

k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);

l) simulazione e sistemi cyberfisici;

m) integrazione verticale e orizzontale;

n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;

o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);

p) soluzioni tecnologiche digitali necessarie per l’ottimizzazione dei servizi resi.

Elenco 2

Utilizzo di altre tecnologie digitali (solo se complementari e collegate a quelle previste all’elenco precedente):

a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;

b) sistemi fintech;

c) sistemi EDI, electronic data interchange;

d) geolocalizzazione;

e) tecnologie per l’in-store customer experience;

f) system integration applicata all’automazione dei processi;

g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);

h) programmi di digital marketing;

i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica;

j) connettività a Banda Ultralarga;

k) sistemi di e-commerce;

l) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita.

Le domande che prenderanno in considerazione solo le tecnologie dell’elenco 2 non verranno considerate ammissibili.
Si aggiunge che gli interventi, inoltre:

a) possono riguardare più unità locali operative della stessa impresa purché localizzate in Piemonte;

b) possono essere realizzati sia in forma singola, sia in forma collaborativa su base progettuale tra più imprese e con il supporto di soggetti aggregatori.

L’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione prevista per il voucher digitalizzazione, consisterà in un contributo a fondo perduto (voucher) concesso a copertura di una quota delle spese ammissibili sostenute dal destinatario finale, variabile in base alle dimensioni dell’impresa come segue:

Micro impresa: 65%
Piccola impresa 60%
Media impresa 50%

L’importo minimo del voucher è di Euro 4.000,00 per la micro impresa, Euro 5.000,00 per la piccola e media impresa. La dimensione massima del voucher richiedibile per tutte le classi dimensionali è Euro 25.000,00.

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PIEMONTE: BANDO ATTRAZIONE INVESTIMENTI

Il bando attrazione investimenti attiva 2 misure:

Bando A) Il bando intende favorire gli investimenti del sistema produttivo in Piemonte, con l’obbligo di sostenere un incremento occupazionale minimo, determinato in ragione della dimensione d’impresa, tramite le seguenti azioni:

– incentivare investimenti sul territorio da parte di imprese non ancora attive in Piemonte o che intendano reinsediarsi;

– consolidare e radicare le imprese già presenti, attraverso il sostegno ad un nuovo investimento funzionalmente diverso da quello esistente;

– incentivare interventi di riqualificazione dei siti produttivi dismessi.

Bando B) limitatamente alle PMI, ha l’obbiettivo di sostenere l’incremento occupazionale determinato dai progetti finanziati dal Bando A).

I BENEFICIARI

Possono presentare domanda al bando attrazione investimenti le PMI e, relativamente al solo Bando A,  le piccole imprese a media capitalizzazione e imprese a media capitalizzazione.

I beneficiari del Bando A) sono PMI e imprese a media capitalizzazione (ivi incluse le piccole imprese a media capitalizzazione), con un processo produttivo attivo che si configurino come:

– imprese non ancora attive in Piemonte che intendono realizzare un nuovo investimento in Piemonte;
– imprese presenti in passato in Piemonte, che intendono reinsediarsi mediante un nuovo investimento;
– imprese già attive in Piemonte che intendono realizzare un nuovo investimento iniziale sul territorio regionale.

SPESE AMMISSIBILI

A seconda della tipologia del destinatario finale di beneficiari, sono agevolati investimenti finalizzati alla realizzazione di:

– nuovi impianti di produzione di beni oppure di servizi funzionali e strettamente legati all’attività industriale;

– creazione di una nuova unità locale;

– ampliamento della capacità di un’unità locale esistente, da intendersi come nuova metratura effettivamente utilizzata a fini produttivi;

– diversificazione dell’attuale produzione di beni oppure di servizi funzionali e strettamente legati all’attività industriale.

Le PMI potranno accedere inoltre all’ulteriore contributo relativo al Bando B), attivato dalla medesima Misura e finalizzato a sostenere le assunzioni di nuovo personale connesso all’attuazione dei progetti finanziati sul Bando A), presentando un progetto di bilancio e richiedendo un importo massimo di euro 25.000 per ULA incrementale.

  • Bando A)

1) Investimenti in attivi materiali finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di beni o servizi da parte di imprese non ancora attive in Piemonte o che hanno delocalizzato e vogliono reinsediarsi nel territorio regionale.

2) Investimenti in attivi materiali per investitori già presenti in Piemonte che intendono realizzare un investimento per diversificare funzionalmente la produzione esistente, ristrutturare il processo produttivo o incrementare la propria capacità produttiva.

Per entrambe le tipologie di interventi, ai fini dell’ammissibilità, sarà richiesto un incremento occupazionale minimo determinato in ragione della dimensione d’impresa.

  • Bando B)

Sono ammissibili alla sovvenzione i posti di lavoro generati dagli interventi finanziati dal Bando A), con riferimento all’unità locale oggetto dell’investimento

L’AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato fino al 100% dei costi ammissibili e, solo per le PMI, una quota di contributo a fondo perduto.

L’importo minimo degli investimenti non potrà essere inferiore a:

– € 150.000 per le piccole imprese

– € 300.000 per le medie imprese

– € 750.000 per le piccole imprese a media capitalizzazione e imprese a media capitalizzazione e comunque non superiore ad € 3.000.000

AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SCADENZA: La domanda sul Bando A) potrà essere presentata dalle ore 9.00 del giorno 5 ottobre 2023 e fino alle ore 12 del giorno 28 giugno 2024. La domanda a valere sul Bando B) dovrà essere presentata contestualmente alla domanda sul Bando A) e comunque non oltre 7 giorni di calendario, nel rispetto della medesima apertura di sportello e con allegato il progetto di bilancio.
BENEFICIARI: Microimpresa, PMI
SETTORI: Agroindustria, artigianato, servizi, industria
SPESE FINANZIATE: Assunzioni/personale, avvio attività, consulenze, opere edili e impianti, servizi, spese generali
TIPO CONTRIBUTO: Contributo a fondo perduto, finanziamento a tasso agevolato
NOTE BANDO: 

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BANDO FIERE 2023 BERGAMO

Il bando Fiere 2023 intende promuovere lo sviluppo del business e la crescita competitiva delle micro, piccole e medie imprese bergamasche, attraverso l’incentivazione alla partecipazione a manifestazioni fieristiche settoriali o campionarie.

La Camera di Commercio di Bergamo ha stanziato un fondo di € 250.000 per supportare le imprese bergamasche di minori dimensioni che investano risorse nella partecipazione diretta a manifestazioni fieristiche settoriali o campionarie che si svolgono tra il 1° giugno 2023 e il 31 maggio 2024.

SOGGETTI AMMESSI E SPESE AMMISSIBILI

Possono accedere ai benefici del bando Fiere 2023 le micro, piccole e medie imprese con sede legale o almeno un’unità locale iscritta al Registro delle Imprese di Bergamo, attive e in regola con il versamento del diritto annuale e che non siano state assegnatarie di contributo a valere sul bando camerale “Fiere 2022”, oltre che in possesso dei requisiti fissati per legge e specificati nel Bando.

Sono ammissibili al bando Fiere 2023 le spese relative alla partecipazione a manifestazioni fieristiche che si svolgono tra il 1° giugno 2023 e il 31 maggio 2024 e che siano classificabili in una delle seguenti categorie:

– qualifica regionale che si svolgono in Lombardia
– qualifica nazionale che si svolgono in Italia
– qualifica internazionale che si svolgono in Italia, con l’esclusione di quelle che si tengono in Lombardia. Sono ammissibili unicamente i costi relativi a:

a) iscrizione alla fiera;
b) inserimento nel catalogo ufficiale della fiera;
c) affitto del plateatico e allestimento dello stand;
d) trasporto a cura di terzi delle merci da esporre.

Le fatture devono essere interamente quietanzate entro la data di presentazione della pratica rendicontazione, entro 30 giorni dal giorno successivo al termine della fiera e in ogni caso entro il 30 dicembre 2023.

Per le tre qualifiche sono previste le seguenti spese totali:

  • Qualifica Regionale in Lombardia – spesa minima 1.000 euro e massima 4.000 con un contributo rispettivamente di 500 euro e 2.000 euro
  • Qualifica Nazionale – spesa minima 2.500 euro e massima 7.000 euro con un contributo rispettivamente di 1.250 euro e 3.500 euro.
  • Qualifica internazionale, in Italia (esclusa la Lombardia) – spesa minima 4.500 euro e massima 10.000 euro con un contributo rispettivamente di 2.250 euro e 5.000 euro.

L’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione concessa dal Bando Fiere 2023 consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili al netto di sconti, di IVA e di altri oneri fiscali.

Viene riconosciuto un contributo aggiuntivo pari a ulteriori 200 euro nel caso in cui la società possegga il rating di legalità, rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o sia in possesso della certificazione della parità di genere rilasciata da un organismo di valutazione accreditato in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17021.

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BANDO CCIAA ROMA VOUCHER DIGITALE I4.0

La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo del territorio.

I BENEFICIARI

Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese di tutti i settori che, alla data di presentazione della domanda, siano Micro, Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locale iscritta nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma.

Le imprese che hanno ricevuto un contributo dalla Camera nell’ambito dell’edizione 2022 del presente Bando voucher digitale non possono presentare domanda.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Il bando finanzia, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), i progetti di digitalizzazione presentati da singole imprese.

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale ricompresi nel Bando devono riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 (Tecnologie principali) con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2 (Tecnologie accessorie).

Elenco 1 – TECNOLOGIE PRINCIPALI (inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi):

a) robotica avanzata e collaborativa;

b) interfaccia uomo-macchina;

c) manifattura additiva e stampa 3D;

d) prototipazione rapida;

e) internet delle cose e delle macchine;

f) cloud, high performance computing (HPC) fog e quantum computing;

g) soluzioni di cyber security e business continuity;

h) big data e analytics;

i) intelligenza artificiale;

j) blockchain;

k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);

l) simulazione e sistemi cyberfisici;

m) integrazione verticale e orizzontale;

n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;

o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);

p) sistemi di e-commerce;

q) sistemi per lo smart working e il telelavoro;

r) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita;

s) soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute).

Elenco 2 – TECNOLOGIE ACCESSORIE (propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1):

a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
b) sistemi fintech;
c) sistemi EDI, electronic data interchange;
d) geolocalizzazione;
e) tecnologie per l’in-store customer experience;
f) system integration applicata all’automazione dei processi;
g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
h) digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica;
j) connettività banda ultralarga.

Sono ammissibili le spese per:

a) acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti;
b) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste dal Bando.

L’AGEVOLAZIONE

Le risorse messe a disposizione delle imprese di Roma e provincia da parte della Camera per la misura ammontano a complessivi euro 7.000.000,00.

Le agevolazioni sono accordate sotto forma di voucher.
Il voucher è pari al 70% delle spese ammissibili entro il tetto massimo di euro 10.000,00 a impresa.
Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di euro 3.000,00 (al netto dell’IVA).

AREA GEOGRAFICA: lazio
SCADENZA: 26/09/2023
BENEFICIARI: micro impresa, PMI
SETTORI: Agricoltura, silvicoltura e pesca, agroindustria, artigianato, commercio, cultura, industria, servizi e turismo
SPESE FINANZIATE: consulenze, digitalizzazione, hardware/software
TIPO CONTRIBUTO: contributo a fondo perduto
NOTE BANDO: 

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