È stata stabilita la data del 25 ottobre 2023 per la riapertura dello sportello del Fondo Unico per il Commercio (dedicata alle micro, piccole e medie imprese) di Regione Piemonte, che mette a disposizione un fondo a sostegno dei progetti di investimento che variano da un minimo di 25.000 euro per le micro e piccole e fino a 250.000 per le medie, a copertura del 100% dei costi ammissibili e con un intervento regionale fino al 70% a tasso zero sul finanziamento concesso, in collaborazione con il sistema degli intermediari cofinanziatori.

La misura del Fondo Unico per il Commercio è dedicata alle aziende commerciali (comprese quelle dei settori della ristorazione e quelle ricettive) e permette di finanziare progetti di sviluppo di varia natura, tra cui il rinnovo di macchinari e impianti di servizio, attrezzature hardware e software, arredi, opere edili, acquisto o costruzione di immobili, avviamento commerciale, scorte, certificazioni e servizi, ma anche l’acquisito di automezzi per il trasporto di cose e alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi.

I BENEFICIARI

Possono presentare domanda di contributo le MPMI, attive, in qualunque forma ad eccezione delle cooperative, che al momento della presentazione della domanda siano:

  • iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio ed aventi almeno un’unità locale operativa in Piemonte. Nel caso in cui il progetto riguardi la realizzazione dell’unità operativa piemontese, la stessa dovrà risultare attiva alla conclusione del progetto.
  • operanti nei settori di attività appartenenti alle sezioni:
    G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (divisioni da 45 a 47) ad eccezione delle imprese aventi codice prevalente 45.2 (manutenzione e riparazione di autoveicoli).
    I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (Divisioni da 55 a 56)
    R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (Divisioni da 90 a 93), solamente per le imprese aventi ATECO prevalente 93.29.1 e 93.29.10 (Discoteche, sale da ballo, night-club e simili)
  • non in stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato fallimentare od altre procedure concorsuali, salvo il caso di concordato preventivo con continuità aziendale o di altre procedure concorsuali che prevedano tale continuità;
  • non risultante, destinataria di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, oppure l’impresa deve aver provveduto al rimborso all’autorità competente o al deposito di tale aiuto in un conto bloccato

 

SPESE AMMISSIBILI

Per tale misura sono ammissibili le spese coerenti e funzionali rispetto alle caratteristiche, alle esigenze e all’attività dell’impresa proponente, rientranti nelle seguenti categorie:

Spese principali:

  • Macchinari, impianti di servizio ai macchinari, attrezzature;
  • Hardware e Software;
  • Mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni strumentali al progetto di investimento;
  • Automezzi per il trasporto di cose alimentati da combustibili tradizionali o alternativi;
  • Opere edili di ristrutturazione;
  • Brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
  • Sistemi e certificazioni aziendali che riguardino la qualità, l’ambiente o la sicurezza;
  • Certificazioni di prodotto non obbligatorie.

Spese con limitazione:

  • Acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività di impresa, per un importo non superiore al totale delle “spese principali”;
  • Avviamento d’azienda per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
  • Scorte per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
  • Spese per servizi per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali”;
  • Spese generali per un importo non superiore al 5% del totale delle “spese principali”;

 

L’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo minimo pari a 25.000 euro per le micro e piccole imprese e pari a 250.000 euro per le medie imprese.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente all’invio della domanda.

Rispetto a quanto sopra fanno eccezione le start-up per le quali sono ammissibili le spese sostenute fino a 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda. Anche in questo caso, la percentuale di progetto già realizzato alla data di presentazione della domanda non può essere superiore al 30% del progetto complessivo.

Finanziamento agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche:

  • 70% fondi regionali, a tasso zero;
  • 30% fondi degli intermediari co-finanziatori a tasso di mercato convenzionato.

Le quota massima di intervento regionale è la seguente:

  • 500.000 euro per le micro imprese;
  • 1.000.000 euro per le piccole imprese;
  • 1.500.000 euro per le medie imprese.

Ai progetti di investimento già finanziati, per le sole MPMI, è riconosciuta un’ulteriore sovvenzione a fondo perduto pari a:

  • 10% della quota pubblica di finanziamento per le micro imprese.
  • 8% della quota pubblica di finanziamento per le piccole imprese.
  • 4% della quota pubblica di finanziamento per le medie imprese.

 

Scrivi a info@creditcast.it o prenota la tua video call dal sito www.creditcast.it e ricorda che ” Chi prima (e meglio) presenta le domande più alte ha le possibilità di ottenere contributi.