Possono usufruire del credito d’imposta transizione 5.0 i titolari di reddito d’impresa a prescindere dalla natura giuridica, dalle dimensioni o settore di appartenenza, oltre agli esercenti arti e professioni.

Sono ammesse all’agevolazione le imprese con sede legale nel territorio nazionale e le organizzazioni nel territorio di soggetti non residenti, purché l’investimento agevolato ricada su una sede operativa su territorio nazionale.

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte ad altra procedura concorsuale e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai del d.lgs. 231/2001.

La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili alla transizione 5.0 tutti gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio di impresa, annessi alla legge 11 dicembre 2016, n.232 e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua complessivamente:

  • una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale, cui si riferisce il progetto di innovazione, non inferiore al 3%;
  • una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici di cui sopra sono inoltre agevolabili:

  • gli investimenti in beni materiali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. Con riferimento ai moduli fotovoltaici, sono considerati ammissibili esclusivamente quelli di cui all’articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c) del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181. Gli investimenti in beni di cui alle lettere b) e c) dell’articolo 12 concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120 per cento e 140 per cento del loro costo;
  • le spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni di cui alla lettera a), e in ogni caso sino al massimo di 300.000 euro, a condizione che le attività formative siano erogate da soggetti esterni individuati con decreto del MIMIT.

L’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione transizione 5.0 consiste in un credito d’imposta di aliquota differente, in base all’incidenza di risparmio energetico e al valore dell’investimento come segue:

  • investimenti fino a 2.500.000,00 prevedono crediti d’imposta pari al 35% – 40% – 45% in base al risparmio energetico dell’unità produttiva dal 3% al 10% e di processo dal 5% al 15%;
  • investimenti da 2.5 milioni a 10 milioni i crediti d’imposta sono pari al 15% – 20% – 25% in base al risparmio energetico dell’unità produttiva dal 3% al 10% e di processo dal 5% al 15%;
  • investimenti da 10 milioni a 50 milioni i crediti d’imposta arrivano al 5% – 10% – 15% in base al risparmio energetico dell’unità produttiva dal 3% al 10% e di processo dal 5% al 15%

La riduzione dei consumi di cui sopra, riproporzionata su base annuale, è calcolata con riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio di effettuazione degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.

Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico conseguito è calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale, individuato secondo i criteri definiti in un successivo decreto MIMIT.

Scrivi a info@creditcast.it o prenota la tua video call dal sito www.creditcast.it e ricorda che ” Chi prima (e meglio) presenta le domande più alte ha le possibilità di ottenere contributi.