Bando ricerca & innova POR FESR 2021/2027. Azione 1.1.1.

Il bando ricerca & innova, attivato nell’ambito dell’Azione 1.1.1. del Programma Regionale FESR 2021- 2027 di Regione Lombardia, si propone di sostenere gli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (anche digitale) da parte delle PMI lombarde al fine di promuovere l’innovazione tecnologica e digitale delle imprese attraverso la progettazione, la sperimentazione e l’adozione di innovazioni (di prodotto e/o di processo) dei processi produttivi aziendali nelle aree strategiche di Regione Lombardia, in grado di mantenere e migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale lombardo.

SOGGETTI BENEFICIARI E SPESE AMMISSIBILI

Il bando ricerca & innova è rivolto a PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati (oppure due dichiarazioni fiscali presentate per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio);
  • abbiano sede operativa attiva in Lombardia, o che intendano costituire una sede operativa attiva in Lombardia entro la stipula del contratto di Intervento Finanziario.

La misura finanzia progetti che comportino attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale e/o innovazione di processo.

Nello specifico, sono ammissibili Progetti di:

a) ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (nell’ambito dei quali possono essere ricomprese anche attività di innovazione e/o trasformazione digitale quali, ad esempio, manifattura additiva, realtà aumentata, simulation, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data);

b) ricerca industriale e sviluppo sperimentale;

c) ricerca industriale e innovazione di processo;

d) sviluppo sperimentale e innovazione di processo;

e) sola ricerca industriale;

f) solo sviluppo sperimentale.

Si avvisa che non sono ammessi progetti di sola innovazione di processo.

I progetti devono essere afferenti a una delle 27 macrotematiche della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027, rilette in coerenza con gli otto ecosistemi dell’innovazione.

I progetti dovranno essere realizzati nella sede operativa indicata nel territorio di Regione Lombardia e prevedere spese totali ammissibili per un importo non inferiore a 80.000,00 euro e non superiore a 1.000.000,00 euro.

I progetti dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e concludersi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione.

Sono ammissibili le spese di personale e “altri costi” (quali costi relativi a strumentazioni ed attrezzature, costi della ricerca contrattuale, delle conoscenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne, spese generali supplementari e gli altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi); questi ultimi sono calcolati con tasso forfettario pari al 40% delle spese di personale.

L’AGEVOLAZIONE

La dotazione finanziaria per il bando ricerca & innova è pari a 27.197.000,00 di euro, comprensivi degli oneri di gestione del Fondo Ricerca & Innova.

L’Agevolazione consiste in un Finanziamento agevolato e una quota a titolo di Contributo, fino ad un massimo di 1 milione di euro, così ripartiti:

  • il 70% a titolo di Finanziamento e il 30% a titolo di Contributo;
  • il 65% sotto forma di Finanziamento e il 35% sotto forma di Contributo per i Progetti presentati da: Start Up Innovative o da PMI innovative o PMI che siano state oggetto di operazioni di investimento da parte di fondi di investimento (quali operatori di venture capital o private equity) nei 18 mesi precedenti la presentazione della domanda di partecipazione al bando;
  • il 60% sotto forma di Finanziamento e il 40% sotto forma di Contributo per i Progetti Green, intesi come le tipologie progettuali afferenti alle priorità della S3 che concorrono agli obiettivi del New Green Deal Europeo.

 

AREA GEOGRAFICA: Lombardia
SCADENZA: 31/12/2024
BENEFICIARI: PMI, persona fisica/aspirante imprenditore, micro impresa

SETTORI: Agroindustria, artigianato, commercio, cultura, industria, servizi, turismo
SPESE FINANZIATE: assunzioni/personale, attrezzature e macchinari, innovazione, ricerca e sviluppo, marchi/brevetti/disegni, spese generali
TIPO CONTRIBUTO: contributo a fondo perduto, finanziamento a tasso agevolato
NOTE BANDO:  apertura sportello 25/01/2023

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PSR 2014/2022 MISURA 4.1.1. FONDO PERDUTO PER AZIENDE AGRICOLE.

La misura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” prevede un sostegno come fondo perduto per aziende agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali) e per l’acquisto di macchinari e attrezzature. La finalità è quella di garantire la vitalità e la competitività delle aziende agricole regionali favorendone l’orientamento al mercato attraverso la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture produttive e attraverso investimenti mirati a migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globale.

Tale misura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” è diretta a finanziare investimenti aziendali – materiali e immateriali – finalizzati a:
a)  razionalizzare e a innovare processi produttivi per ridurre i costi di produzione e aumentare la produttività del lavoro;
b)  diversificare e migliorare i prodotti;
c)  introdurre in azienda le fasi successive alla produzione;
d)  avviare forme di gestione e conduzione sostenibili e rispettose dell’ambiente, in grado di migliorare la redditività aziendale.

LA DOTAZIONE FINANZIARIA E IL CONTRIBUTO

Le risorse finanziarie previste come fondo perduto per aziende agricole sono pari a € 18.000.000,00 ripartiti come segue:

a)  € 10.000.000,00 sono destinati a sostenere investimenti di importo superiore a € 200.000,00;
b)  € 8.000.000,00 sono destinati a sostenere investimenti di importo inferiore a € 200.000,00.

Per la realizzazione degli interventi finanziabili è concesso un sostegno sotto forma di fondo perduto per aziende agricole in conto capitale del 40% del valore degli investimenti riconosciuti ammissibili.

Il contributo a fondo perduto per aziende agricole può raggiungere il 60% degli investimenti riconosciuti ammissibili nei seguenti casi:

a)  se il soggetto richiedente è un “giovane agricoltore” come definito dall’art. 2 del Regolamento UE 1035/2013 o si sia già insediato nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda di sostegno al presente bando;
b)  se il soggetto richiedente è un’impresa che opera in zone soggette ai vincoli di cui all’art. 32 del Regolamento UE 1305/2013;
c)  se gli investimenti posti a base della domanda di sostegno rientrano tra le operazioni di cui agli articoli 28 e 29 del Regolamento UE 1035/2013.

Il soggetto richiedente deve dichiarare, mediante compilazione di apposito allegato, di trovarsi ovvero di non trovarsi in una o più condizioni.

In ogni caso, l’intensità del sostegno pari al 60% non si applica agli investimenti finalizzati alla trasformazione e/o alla commercializzazione. Il soggetto richiedente è a tale fine tenuto a rendere la dichiarazione di cui al menzionato Allegato 2.

I BENEFICIARI

Il soggetto beneficiario della misura 4.1 deve essere un agricoltore singolo o un agricoltore associato in forma societaria che, al momento della presentazione della domanda di sostegno, deve avere la disponibilità giuridica del terreno o dei terreni sui quali intende effettuare l’investimento: i terreni devono essere posseduti a titolo di proprietà o in ragione di un contratto di affitto. Nel caso in cui la disponibilità giuridica del terreno o dei terreni sia comprovata da un contratto di affitto, la durata residua dello stesso, rispetto al momento di presentazione della domanda di sostegno , deve essere pari ad almeno 9 anni.

Il soggetto beneficiario deve realizzare gli investimenti posti a base della domanda di sostegno esclusivamente in Abruzzo.

Il soggetto beneficiario – che esercita attività di trasformazione e commercializzazione – deve realizzare l’investimento posto a base della domanda di sostegno con la materia prima aziendale – risultante dalla coltivazione del fondo o dall’allevamento di animali – che rappresenti almeno il 60% del prodotto trasformato. Detto investimento deve avere a oggetto la produzione e la trasformazione di prodotti agricoli, con esclusione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Definizioni dei possibili beneficiari:

Giovane agricoltore: persona di età non superiore a quaranta anni (40) al momento della presentazione della domanda, che possiede adeguate qualifiche e competenze professionali e che si insedia per la prima volta in una azienda agricola in qualità di capo dell’azienda.

Imprenditore agricolo: ai sensi dell’art. 2135 c.c. “E’ imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.

Agricoltore singolo: lavoratore autonomo titolare di un’azienda agricola di piccole dimensioni (in questo caso viene definito coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale).

Agricoltori associati in forma societaria: sono agricoltori titolari di quote o azioni di società agricole, vale a dire società di persone, di capitali o cooperativa che abbia come oggetto esclusivo l’esercizio dell’agricoltura e delle attività connesse, individuate dall’art. 2135 del codice civile.

Sono esclusi dalla partecipazione al presente bando a fondo perduto per aziende agricole gli agricoltori singoli e gli agricoltori associati in forma societaria che si trovino in una delle seguenti condizioni:

a)  sono sottoposti alle procedure regolatrici della crisi o dell’insolvenza di impresa, secondo quanto disposto dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, D.Lgs 14/2019, come modificato dal D.Lgs. n. 83/2022, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019;

b)  hanno conferito incarichi professionali a soggetti ex dipendenti della Giunta Regionale d’Abruzzo, che abbiano cessato il proprio rapporto di lavoro con l’Ente – da meno di tre anni – in posizioni che determinino conflitto di interessi ai sensi dell’articolo 53, comma 16ter, del d. lgs 165/01;

c)  risultano inaffidabili. Sono inaffidabili i soggetti nei cui confronti, nel precedente periodo di programmazione dello sviluppo rurale o nell’attuale, è stata avviata e conclusa una procedura di decadenza totale con revoca degli aiuti e recupero di importi indebitamente percepiti, senza che sia intervenuta la completa restituzione degli stessi. Non si considera inaffidabile il soggetto per il quale la procedura di revoca è stata avviata a seguito di rinuncia all’aiuto per cause di forza maggiore.

Il soggetto richiedente il fondo perduto per aziende agricole deve possedere – al momento della presentazione della domanda di sostegno – i seguenti requisiti:

  • essere imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 c.c.;
  • essere iscritto nel registro delle imprese della C.C.I.A.A. e titolare di Partita IVA con codice di attività agricola;
  • essere iscritto all’Anagrafe delle aziende agricole, con Fascicolo Aziendale validato al momento della presentazione della domanda di sostegno.Al momento della presentazione della domanda di sostegno, il soggetto richiedente deve dichiarare di:
  • essere imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 c.c.;
  • essere iscritto nel registro delle imprese della C.C.I.A.A. e titolare di Partita IVA;
  • essere iscritto all’Anagrafe delle aziende agricole, con Fascicolo Aziendale validato al momento della presentazione della domanda di sostegno.

Al momento della presentazione della domanda di sostegno, il soggetto richiedente deve impegnarsi a:

  • sviluppare le attività in coerenza con quanto indicato nel Piano di Sviluppo Aziendale;
  • mantenere la destinazione d’uso degli investimenti per 5 anni a partire dalla data di pagamento del saldo;
  • non alienare i beni oggetto di investimento per 5 anni a partire dalla data di pagamento del saldo.

COSTI AMMISSIBILI

In relazione a investimenti per opere edili e per interventi strutturali, sono ammissibili al sostegno i costi connessi ai seguenti investimenti specifici:
a)  realizzazione di miglioramenti fondiari;
b)  costruzione e/o ristrutturazione degli immobili produttivi aziendali;
c)  realizzazione e ristrutturazione di strutture di stoccaggio di prodotti agricoli finalizzate anche al miglioramento della qualità del prodotto;
d)realizzazione e ristrutturazione di strutture e impianti per la produzione di energia per consumo aziendale e basata sull’impiego da fonti rinnovabili per la copertura dei fabbisogni energetici delle attività produttive aziendali;
e)  realizzazione di investimenti di miglioramento dell’efficienza energetica di impianti e immobili produttivi aziendali;
f)  realizzazione di investimenti in strutture ed impianti per la protezione delle coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi;
g)  realizzazione e razionalizzazione di strutture ed impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei reflui provenienti dall’attività aziendale, compresi impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendali derivanti dall’attività di trasformazione dei prodotti;
h)  realizzazione di investimenti immateriali connessi ai cicli produttivi aziendali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici, acquisizione di brevetti, licenze;
i)  acquisto di terreni non edificati ed edificati, solo se funzionali alla realizzazione delle operazioni ed entro il limite del 10% dell’investimento ammissibile al netto della specifica voce di spesa e delle spese generali.

Rientrano tra i costi ammissibili le spese generali, comprensive delle spese tecniche, collegate agli investimenti di cui ai punti precedenti, nel limite massimo del 4%, elevato all’8% (a fattura) per lavori/opere edili, comprensivo delle spese tecniche.
I costi ammissibili sono riconosciuti esclusivamente entro i massimali previsti nei vigenti prezzari regionali.

In relazione all’acquisto di macchinari e attrezzature sono ammissibili al sostegno i costi connessi ai seguenti investimenti specifici:

– acquisto (anche in leasing) di macchinari e attrezzature funzionali alla realizzazione del piano di sviluppo aziendale;
– acquisto (anche in leasing) e installazione di macchinari per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato;
– acquisto (anche in leasing) di attrezzature finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura sulla conservazione del suolo (agricoltura conservativa, agricoltura di precisione);
realizzazione di investimenti immateriali connessi ai cicli produttivi aziendali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici, acquisizione di brevetti, licenze;

Rientrano tra i costi ammissibili le spese generali, comprensive delle spese tecniche, collegate agli investimenti di cui ai punti precedenti, nel limite massimo del 4% comprensivo delle spese tecniche.

I costi non ammissibili sono:

In relazione a investimenti per opere edili e per interventi strutturali, non sono ammissibili al sostegno i seguenti costi:
a)  costi relativi agli investimenti realizzati prima della presentazione della domanda di sostegno;
b)  costi relativi agli interessi passivi e all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) tranne nei casi in cui l’IVA non sia recuperabile;
c)  i costi non riconducibili alle voci di prezzario, quando previsto;
d)  i costi di mera sostituzione di impianti e macchinari;
e)  i costi di realizzazione di investimenti riferiti ad adeguamento a norme unionali obbligatorie;
f)  i costi relativi a investimenti per l’irrigazione riferiti all’art. 46 del Reg. (EU) 1305/2013;
g)  i costi di realizzazione o di ammodernamento di fabbricati per uso abitativo e per l’acquisto dei relativi arredi.

Non sono ammissibili ai sensi dell’art. 45, comma 3, del Reg. (EU) 1305/2013 i costi per l’acquisto di diritti di produzione agricola, di animali, di piante annuali e loro messa a dimora.

In relazione all’acquisto di macchinari e attrezzature (solo nel caso in cui siano parte di un progetto che preveda la realizzazione di investimenti per opere edili e per interventi strutturali) non sono ammissibili al sostegno i seguenti costi:

i. costi relativi agli investimenti realizzati prima della presentazione della domanda di sostegno;

ii. costi relativi agli interessi passivi e all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) tranne nei casi in cui l’IVA non sia recuperabile;

iii.costi per l’acquisto di beni e attrezzature usate;

iv.costi per l’acquisto di veicoli a trazione integrale appartenenti alla categoria di camion, fuoristrada, pick-up e similari;

v.costi per la mera sostituzione di impianti e macchinari;

vi.costi per l’acquisto di beni non durevoli quali materiali di consumo a ciclo breve ovvero che esauriscono normalmente il loro utilizzo nell’ambito di un singolo ciclo produttivo;

vii. costi per la realizzazione di investimenti riferiti ad adeguamento a norme unionali obbligatorie.

Nel caso di leasing, non costituiscono costi ammissibili quelli relativi al margine del concedente, del rifinanziamento degli interessi, le spese generali e gli oneri assicurativi.
Non sono ammissibili ai sensi dell’art. 45, comma 3, del Reg. (EU) 1305/2013 i costi sostenuti per l’acquisto di diritti di produzione agricola, diritti all’aiuto, animali, piante annuali e loro messa a dimora.

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Il massimo punteggio attribuibile è pari a 100 e la soglia minima per la valutazione della domanda è pari al 30% del punteggio massimo attribuibile.

AREA GEOGRAFICA: Abruzzo
SCADENZA: bando in apertura
BENEFICIARI: micro impresa, PMI
SETTORI: agricoltura, silvicoltura e pesca

SPESE FINANZIATE: attrezzatura e macchinari, opere edili e impianti, risparmio energetico, spese generali
TIPO CONTRIBUTO: fondo perduto

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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER HORECA, RISTORANTI, BAR, PISCINE E CATERING A FONDO PERDUTO

Pronti modello e istruzioni per Contributo Horeca per titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e di organizzazione di cerimonie che intendono richiedere i contributi destinati a questi settori in difficoltà dal decreto “Sostegni bis” (Dl n. 73/2021). Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, detta le regole per presentare la domanda e stabilisce il calendario per l’invio: da martedì 22 novembre a martedì 6 dicembre.

La misura Contributo Horeca è volta a mitigare gli effetti della crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha duramente colpito le imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering (HO.RE.CA), attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto.

A CHI È RIVOLTO

Possono richiedere il Contributo Horeca le imprese che esercitano come attività prevalente una di quelle individuate dai codici ATECO 2007: 56.10 (ristoranti), 56.30 (bar), 93.11.2 (gestione di piscine), 56.21 (catering per eventi), 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie).

Le agevolazioni sono concesse alle imprese operanti nei settori del “wedding”, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie, del settore dell’HO.RE.CA. e di altri settori in difficoltà.

Per l’accesso al Contributo Horeca 2021 sono previste le seguenti condizioni:

  • nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto al fatturato del 2019. Ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2020. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2019, la riduzione del fatturato, nella medesima misura del 30%, è rapportata al periodo di attività del 2019 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2020, secondo quanto specificato con il provvedimento di cui all’articolo 6, comma 3
  • hanno registrato, nel periodo d’imposta 2020, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30%.

L’accesso al contributo 2022 è necessario che le imprese abbiano subito nel 2021 una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto ai ricavi del 2019. Per le imprese costituite nel 2020, in luogo dei ricavi, la riduzione deve far riferimento all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita IVA rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021.

L’agevolazione Contributo Horeca sono concesse alle imprese che alla data di presentazione della domanda devono:

  • risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese
  • operare nei già citati settori svolgendo, quale attività prevalente, una delle attività individuate nell’Allegato 1 al decreto interministeriale 30 dicembre 2021, secondo quanto specificato nel medesimo decreto
  • avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento

Sono in ogni caso escluse dalla agevolazione le imprese destinatarie di sanzioni interdittive e/o che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a euro 70 milioni per l’anno 2021, ripartite nel seguente modo:

  • una quota pari a euro 40 milioni è destinata al settore del “wedding”
  • una quota pari a euro 10 milioni è destinata al settore, diverso dal “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie
  • una quota pari a euro 10 milioni è destinata alle imprese operanti nel settore dell’HO.RE.CA
  • un ulteriore quota pari a 10 milioni è destinata, come contributo aggiuntivo, alle sole imprese operanti nel settore della ristorazione che hanno già presentato domanda nell’ambito dello sportello telematico aperto dall’Agenzia delle entrate dal 9 al 23 giugno, come previsto dal decreto interministeriale 29 aprile 2022.

Per l’anno 2022 le risorse finanziarie disponibili sono pari a 40 milioni.

L’AGEVOLAZIONE

Il contributo è concesso nella forma di fondo perduto, ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo degli aiuti COVID-19 ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.

Per il contributo 2021 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità:

  1. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili
  2. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100.000,00
  3. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300.000,00.

Per il contributo 2022 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità:

  1. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili
  2. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 400.000,00
  3. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 1 milione di euro.

 

AREA GEOGRAFICA: Bandi nazionali
SCADENZA: 06/12/2022
BENEFICIARI: Grande impresa, micro impresa e PMI
SETTORI: Servizi
SPESE FINANZIATE: Sostegno alla liquidità
TIPO CONTRIBUTO: Fondo perduto
NOTE BANDO:
Sarà possibile inviare la domanda dal 22 novembre 2022 al 6 dicembre 2022

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CREDITO FUTURO 2022

Il bando Credito Futuro è una misura messa in atto dal Sistema Camerale lombardo, nell’ambito del Programma di Azione 2022 dell’Accordo per lo sviluppo economico e la competitività della regione Lombardia, per sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese (di seguito MPMI).
Credito Futuro è una misura finalizzata a migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle MPMI e deve essere presentata entro il 30 novembre 2022 (salvo esaurimento prima delle risorse). 

Il contributo Credito Futuro è relativo all’abbattimento del tasso di interesse applicato ai finanziamenti concessi da Istituti di credito (banche) e/o Confidi, per operazioni di investimento per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

 

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono accedere al contributo Credito Futuro le MPMI che presentino i seguenti requisiti:

a) essere MPMI, come definite dall’Allegato I al Regolamento n. 651/2014 della Commissione europea;
b) essere iscritta e attiva al Registro Imprese e avere la sede operativa oggetto dell’intervento in una delle provincie lombarde che finanziano il bando (Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Milano Monza Brianza Lodi);
c) essere in regola con il pagamento del diritto camerale ;
d) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori come attestato dal DURC on line;
e) avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 84 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
f) non avere forniture in essere con la Camere di Commercio lombarda oggetto dell’intervento, ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135;
g) non essere in procedura concorsuale per insolvenza.

Si avvisa che i requisiti dalla lettera b) alla g) devono essere posseduti dal momento della presentazione domanda fino a quello dell’erogazione del contributo.


DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse per il bando Credito Futuro complessivamente stanziate dalle singole Camere di Commercio ammontano a € 735.000 divisi come segue:

  1. Camera di Commercio di Bergamo 135.000,00 euro;
  2. Camera di Commercio di Brescia 200.000,00 euro;
  3. Camera di Commercio di Cremona 100.000,00 euro;
  4. Camera di Commercio di Mantova 100.000,00 euro;
  5. Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi 200.000,00 euro

L’ordine di erogazione delle risorse seguirà quello cronologico di arrivo delle domande e fino a esaurimento dei fondi. Le Camere di Commercio si riservano di integrare la dotazione finanziaria, tramite apposita deliberazione, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse a valere sui rispettivi bilanci. Eventuali risorse non utilizzate ritorneranno a disposizione della Camere di Commercio.


L’AGEVOLAZIONE

Possono beneficiare del contributo  in conto abbattimento tassi di interesse del bando Credito Futuro le imprese che stipulino un contratto di finanziamento con un istituto di credito (banche) e/o con un Confidi per operazioni di investimento per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni strumentali” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  •  autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Per tali interventi occorre indicare nel contratto di finanziamento l’oggetto dell’intervento come ad esempio “investimento per acquisto macchinari …”, inoltre dovranno essere giustificati dalle fatture quietanziate comprovanti l’acquisto.

La domanda di contributo può essere presentata:

A) direttamente dall’impresa,
B) per il tramite di un Confidi dal quale l’impresa ha ottenuto l’eventuale garanzia ed il supporto all’istruttoria della pratica di finanziamento da un istituto di credito.

E’ inoltre previsto un ulteriore contributo a copertura del costo della garanzia, compresi i costi di istruttoria, per le pratiche presentate tramite i Consorzi garanzia collettiva fidi (di seguito Confidi), che si impegnano ad applicare tariffe calmierate sulle operazioni oggetto di agevolazione.

Le imprese che selezionano Milano o Monza e Brianza o Lodi come provincia sede dell’intervento, sono tenute ad eseguire il test gratuito di autovalutazione della propria situazione economico finanziaria seguendo le indicazioni presenti al seguente link ====> https://www.milomb.camcom.it/suitefinanziaria.

Il test potrà essere effettuato prima dell’invio della domanda di contributo o successivamente all’invio ma in ogni caso prima della liquidazione del contributo.

IMPORTO DEL CONTRIBUTO

L’importo minimo agevolabile è di 10.000 Euro mentre il massimo è di 150.000 Euro. Il tasso massimo agevolabile è il 3% per finanziamenti con una durata minima di 12 mesi e massima di 72 di cui 24 di ammortamento. 
Il contributo massimo è pari a 10.000 Euro a cui si aggiungono 1.000 per eventuale garanzia di un Confidi. I contratti di finanziamento devono essere stati stipulati a partire dal 25%05/2022.

Come ulteriore precisazione di quanto sopra indicato:

– Sono ammissibili esclusivamente i finanziamenti con un tasso applicato dell’intermediario finanziario nel limite massimo del 5% (TAN);
– I finanziamenti agevolati dal contributo devono essere destinati ad operazioni come specificato dal contratto di finanziamento;
– I finanziamenti saranno agevolati fino ad un importo massimo di € 150.000,00 anche nel caso in cui si presentino finanziamenti di importo superiore;
– In caso di finanziamenti con Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) superiore al 3%, il contributo viene calcolato sulla base di tale massimale;
– L’intervento prevede l’assegnazione di un contributo in abbattimento del tasso di interesse, applicato al finanziamento agevolabile, fino al 3% (TAEG) e comunque nel limite massimo di € 10.000,00.
Qualora il TAEG attribuito al finanziamento risultasse pari o inferiore al tasso di abbattimento applicabile, si procederà all’abbattimento totale del tasso di interesse;

– Il calcolo del beneficio terrà conto della periodicità delle scadenze del piano di ammortamento (mensile, trimestrale e semestrale) considerando come agevolabile il termine minimo di 12 mesi e massimo di 72 mesi anche per contratti di durata superiore.
Sono ammissibili anche i contratti che prevedono un periodo di preammortamento, per i quali il periodo massimo agevolabile di preammortamento è di 24 mesi;

– Alle imprese che presentano domanda per il tramite di un Confidi è riconosciuta altresì una copertura del 50% dei costi di garanzia, compresi i costi di istruttoria, fino ad un valore massimo di € 1.000,00.
Per ottenere la copertura dei costi di garanzia, la domanda deve essere obbligatoriamente presentata da un Confidi.
I contributi sul costo della garanzia sono erogati congiuntamente al contributo in abbattimento tassi.

Ogni impresa può presentare una sola domanda relativa a un solo contratto di finanziamento.

Non possono presentare domanda per il bando Credito Futuro le imprese che hanno già ottenuto un contributo per uno dei seguenti bandi: Fai Credito 2020, Credito Ora 2021, Fai Credito Rilancio 2021 e Bando Fai Credito Rilancio 2022. Non sono ammesse le rinegoziazioni di contratti già in essere.

COSA FARE

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Una consulenza non vale l’altra se si parla di Finanza Agevolata.

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BANDO ISI 2021

È ormai prossima l’apertura del bando ISI 2021 che agevola, con un contributo a fondo perduto fino a 130.000 euro, gli investimenti in salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Di seguito ricordiamo le date utili:

– 2 maggio: apertura della procedura informatica per compilare la domanda;
– 16 giugno: chiusura della procedura informatica per compilare la domanda;
– 12 settembre: pubblicate le regole tecniche e le modalità di  presentazione delle domande del Bando ISI INAIL 2021
– 3 ottobre : pubblicazione della data dell’apertura dello sportello per l’inoltro della richiesta (Click Day);
– 16 novembre alle ore 11.00 la data di svolgimento del prossimo Click Day per il Bando INAIL.

Giunto ormai alla undicesima edizione, il Bando ISI 2021 rappresenta ormai un appuntamento fisso per le aziende che investono in sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono infatti quasi 2,75 miliardi di euro i fondi complessivamente stanziati nella storia di questo strumento che, dal 2010, rappresenta un appuntamento fisso per il mondo delle agevolazioni.

A CHI SI RIVOLGE

Per questa nuova edizione, viene confermato l’impianto su 5 assi, reintroducendo l’asse specifico destinato alle micro e piccole imprese operanti nella produzione agricola primaria (stralciato nell’ultima edizione con uno specifico bando), con alcune novità che proviamo a riassumere sommariamente di seguito.

1.1 (INVESTIMENTI)

Su questo asse, oltre alle linee già consolidate, si prevedono nuove tipologie di intervento per la riduzione del rischio:

  • incendio mediante adozione di sistemi di prevenzione e/o protezione
  • infortunistico attraverso l’acquisto e installazione di dispositivi di protezione per il rilevamento automatico delle persone e di barriere per protezione da macchine fisse e semoventi;
  • radon mediante realizzazione di opere edili e di sistemi di ventilazione per i piani terra, seminterrati, interrati nei quali sia presente il gas

Sempre in questo asse sono state introdotte alcune specifiche tecniche atte ad individuare, nella tipologia delle macchine movimento terra, solo quelle di tipo “compatto” quali oggetto potenziale di contributo.

Per macchine movimento terra compatte sono intese quelle aventi massa operativa minore o uguale a 4500 kg. Fanno eccezione i caricatori compatti cingolati e gli escavatori compatti, per i quali la massa deve essere minore o uguale a 6000 kg.

1.2 (ADOZIONE MODELLI ORGANIZZATIVI E DI RESPONSABILITA’ SOCIALE)

Su questo asse restano valide le specifiche e i progetti finanziabili con un sensibile aumento della dotazione finanziaria complessiva (da 2 a 5 milioni di euro).

2 (RISCHI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI)

Anche su questo asse si prevedono nuovi interventi finanziabili, tra i quali:

  • Il finanziamento di specifiche macchine anche sulla base di una soluzione semplificata senza specifiche valutazioni del rischio con i metodi previsti dalle norme ISI 11228
  • ampliamento dell’insieme di macchine finanziabili per rischi da traino e spinta di carichi
  • introduzione di macchine per la pulizia delle spiagge

3 (BONIFICA AMIANTO)

Si prevede un aumento dello stanziamento complessivo andando a ricomprendere tra i beneficiari le micro e piccole imprese operanti nella produzione primaria dei prodotti agricoli per la rimozione dell’amianto dai capannoni agricoli.

Si evidenzia tuttavia che le aziende agricole per l’asse 3 sono soggette alle limitazioni del regolamento De Minimis 1408/2013 che prevede un contributo massimo nel triennio di 25.000 euro.

4 (SPECIFICHE ATTIVITA’)

Ridefinite le attività agevolabili in questo asse per attività specifiche che, per il bando ISI 2021 saranno:

E38: attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali

E39: attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

5: (AGRICOLTURA)

Rifinanziati gli interventi per le imprese agricole con una sotto-distinzione per le aziende condotte da giovani agricoltori.

FONDI DESTINATI AD OGNI ASSE

 

LE TEMPISTICHE

Pubblicate sul sito Inail.it le date di caricamento delle domande. Le istanze potranno essere caricate a partire dal 2 maggio e fino al 16 giugno 2022. La pubblicazione delle regole tecniche (e il conseguente click day) è previsto per settembre/ottobre.
Riportiamo sotto la tabella temporale aggiornata:

Allegato Calendario Scadenze Isi 2021
Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda 2 maggio 2022
Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda 16 giugno 2022 entro le ore 18.00
Download codici identificativi dal 23 giugno 2022
Regole tecniche per l’inoltro della domanda online e data di apertura dello sportello informatico 12 settembre 2022
Pubblicazione elenchi cronologici provvisori Entro 14 giorni dall’apertura dello sportello informatico
Upload della documentazione
(efficace nei confronti degli ammessi agli elenchi pena la decadenza della domanda)
Periodo di apertura della procedura
comunicato con la pubblicazione degli elenchi cronologici provvisori
Pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi Alla data comunicata contestualmente alla pubblicazione degli elenchi cronologici provvisori

Rimane confermata la procedura di prenotazione fondi tramite click day, una modalità che, seppur migliorata negli ultimi anni, lascia comunque perplessi circa la logica di selezione non meritocratica, basata sulla bontà/efficacia prevenzionale dei singoli progetti, ma lasciata ad uno “sprint” che, a nostro modesto parere, nulla ha a che vedere con le finalità del bando.

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BREVETTI, DISEGNI E MARCHI EDIZIONE 2022

È imminente l’apertura degli sportelli per l’edizione 2022 dei bandi Brevetti Disegni e Marchi, destinati al finanziamento di progetti di valorizzazione delle privative industriali, a favore dei quali il decreto direttoriale Mise di programmazione delle risorse del 07.06.2022 ha messo a disposizione complessivamente 46 milioni di euro, di cui:

  1. 30 milioni di euro per Brevetti+, già comprensivi di 10 milioni a valere sulle risorse PNRR, missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura” – Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo” dell’Investimento 6 “Sistema della proprietà industriale”;
  2. 14 milioni di euro per Disegni;
  3. 2 milioni di euro per Marchi.

BANDO BREVETTI

A partire dalle ore 12:00 del 27.09.2022 potranno essere presentate le domande di accesso al bando Brevetti secondo una procedura a sportello gestita da Invitalia, in cui le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi pari a 30 milioni di euro, di cui 4 milioni riservati alle imprese aventi sede operativa, alla data di presentazione della domanda, nelle regioni del Mezzogiorno.

L’agevolazione è finalizzata a “favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato”, mediante la concessione di un contributo a fondo perduto in regime de minimis, entro un importo massimo di 140.000 euro e in misura non superiore all’80% dei costi ammissibili.

I soggetti beneficiari del bando sono le Pmi, comprese le Newco., aventi sede legale e operativa in Italia: ciascun soggetto può presentare un solo progetto di valorizzazione relativo a un unico brevetto, che non sia già oggetto di un’altra domanda presentata al medesimo sportello.

Le Pmi destinatarie dell’agevolazione devono in particolare trovarsi in una delle seguenti situazioni:

  • essere titolari o licenziatarie di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2019 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2019;
  • essere titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01.01.2020 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
  • essere titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01.01.2020, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, a condizione che la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle precedenti edizioni dei bandi Brevetti+.

Il contributo è finalizzato a finanziare l’acquisto dei seguenti servizi specialistici “correlati e strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo dell’impresa proponente, al fine di accrescere la capacità competitiva della stessa”:

  1. Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso il “Proof of Concept”);
  2. Organizzazione e sviluppo;
  3. Trasferimento tecnologico.

Il progetto di valorizzazione del brevetto deve rispettare le seguenti caratteristiche, pena la sua inammissibilità:

  • deve basarsi su almeno due dei servizi ammissibili;
  • deve contenere almeno un servizio della macroarea “Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione”;
  • gli importi dei servizi relativi alle macroaree “Organizzazione e sviluppo” e “Trasferimento tecnologico”non possono superare complessivamente il 40% del totale del piano richiesto ;
  • le relative spese devono essere fatturate, anche parzialmente, in data successiva alla presentazione telematica della domanda di ammissione;
  • i servizi specialistici devono essere resi da soggetti terzi rispetto all’impresa beneficiaria(a titolo esemplificativo e non esaustivo sono esclusi i servizi resi da soggetti con partecipazioni reciproche a livello societario, soci, amministratori, dipendenti nonché loro “prossimi congiunti”, contitolari del brevetto, persone fisiche non titolari di partita Iva, etc…).

BANDO DISEGNI

A partire dalle ore 09:30 del 11.10.2022 potranno essere presentate le domande di accesso al bando Disegni, secondo una procedura a sportello gestita da Unioncamere, in cui le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi, pari a 14 milioni di euro.

L’agevolazione è finalizzata a “supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella valorizzazione di disegni e modelli attraverso agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale”, mediante la concessione di un contributo a fondo perduto in regime de minimis, entro un importo massimo di 60.000 euro e nel rispetto di limiti variabili da 2.500 euro a 35.000 euro in funzione della tipologia di servizio specialistico.

I soggetti beneficiari del bando sono le Pmi aventi sede legale e operativa in Italia, titolari di un disegno/modello in corso di validità e registrato dal 01.01.2020 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda, presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI).

Il contributo è finalizzato a finanziare l’acquisto dei seguenti servizi specialistici esterni “volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la sua messa in produzione e/o per la sua offerta sul mercato”:

  • ricerca sull’utilizzo di materiali innovativi;
  • realizzazione di prototipi;
  • realizzazione di stampi;
  • consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno;
  • consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale;
  • consulenza specializzata nell’approccio al mercato e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello;
  • consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione e/o per accordi di licenza.

Il progetto di valorizzazione del disegno/modello deve rispettare le seguenti caratteristiche, pena la sua inammissibilità:

  • deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo;
  • le relative spese devono essere sostenute in data successiva alla registrazione del disegno/modello e alla data di pubblicazione in G.U. del comunicato del bando (05.08.2022);
  • i servizi specialistici devono essere resi da soggetti terzi rispetto all’impresa beneficiaria(a titolo esemplificativo e non esaustivo sono esclusi i servizi resi da soggetti in rapporto di controllo/collegamento, soci e amministratori nonché loro “prossimi congiunti”, etc…).

BANDO MARCHI+

A partire dalle ore 09:30 del 25.10.2022 potranno essere presentate le domande di accesso al bando Marchi, secondo una procedura a sportello gestita da Unioncamere, in cui le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi, pari a 2 milioni di euro.

L’agevolazione è finalizzata a “supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero”, tramite le seguenti due misure:

  • misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO, mediante un contributo a fondo perduto dell’80% delle spese ammissibili, in regime de minimis, entro un importo massimo di 6.000 euro per marchio e nel rispetto di limiti variabili in funzione della tipologia di servizio specialistico;
  • misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI, mediante un contributo a fondo perduto del 90% delle spese ammissibili, in regime de minimis, entro un importo massimo di 9.000 euro per marchio e nel rispetto di limiti variabili in funzione della tipologia di servizio specialistico.

I soggetti beneficiari del bando sono le Pmi aventi sede legale e operativa in Italia:

  • per la misura A, che abbiano effettuato dal 01.06.2019 il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO del marchio ottemperando al pagamento delle relative tasse di registrazione nonché abbiano ottenuto la registrazione, presso EUIPO, del marchio dell’Unione europea in data antecedente la presentazione della domanda;
  • per la misura B, che abbiano effettuato dal 01.06.2019 il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione europea registrato presso EUIPO ovvero che abbiano effettuato il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO ovvero che abbiano effettuato il deposito della domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI, in ogni caso ottemperando al pagamento delle relative tasse di registrazione nonché abbiano ottenuto la pubblicazione della domanda di registrazione del marchio sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) in data antecedente la presentazione della domanda.

Il contributo è finalizzato a finanziare le tasse di deposito presso EUIPO, le tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale e/o l’acquisizione dei seguenti servizi specialistici:

  • progettazione della rappresentazione;
  • assistenza per il deposito;
  • ricerche di anteriorità;
  • assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito delladomanda di registrazione.

Ogni impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la misura A sia per la misura B, fino al raggiungimento del valore complessivo di 25.000 euro: per uno stesso marchio è possibile presentare in un’unica domanda la richiesta di agevolazione sia per la misura A sia per la misura B.

Se interessato ad una delle misure del bando Brevetti Disegni Marchi visita il sito www.creditcast.it e prenota la tua video call informativa o scrivi a info@creditcast.it per saperne di più e ricorda “Chi prima (e meglio) presenta le domande più alte ha le possibilità di ottenere i contributi. “