Spesso quando si parla di finanza agevolata per le imprese non si ha ben chiaro quali siano le diverse forme di contributo che si possono ottenere. 

Quali forme di agevolazione esistono, quali sono le più appetibili e come fare per ottenerle?

Qual’è la differenza tra contributo a fondo perduto, finanziamento e conto interessi? ==> ASCOLTA LA PUNTATA

Per una PMI in cerca di finanziamenti è molto importante conoscere i termini esatti e le procedure per accedere ai bandi e agli incentivi europei, nazionali e regionali. Ogni incentivo ha delle particolarità e dei requisiti da rispettare e vengono erogati in modalità differenti. Alcuni, ad esempio, sono a fondo perduto e solitamente sono i più ambiti dalle aziende: permettono di acquistare prodotti, servizi e beni e di non dover pagare interessi su prestiti e mutui.

Le agevolazioni a fondo perduto, però non sono così frequenti e solitamente non coprono tutte le spese ammissibili, ma solo una percentuale che può variare tra il 40% e l’80%. Una tipologia di incentivo molto utilizzata dalle Regioni è quella del finanziamento agevolato: l’ente pubblico eroga l’agevolazione, ma l’azienda deve pagare un interesse che solitamente è dello 0,5%, ma in alcuni casi è anche inferiore.

Oltre al contributo a fondo perduto e al finanziamento agevolato esiste anche l’incentivo erogato in conto interessi. Conoscere la differenza di significato tra questi tre termini permette a un’azienda di scegliere quale bando è il più conveniente e a quale partecipare. Ecco cosa vuol dire contributo a fondo perduto, finanziamento e contributo in conto interessi.

Scoprilo in questa nuova puntata del podcast Creditcast. 

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